Come sarebbe il mondo se si riuscisse ad aumentare la capacità di riciclaggio di plastica? Certamente, ne beneficerebbe tutta la Terra! La soluzione potrebbe essere quella di realizzare più partnership tra aziende e ricercatori. Questo per sviluppare dei nuovi metodi per riciclare la plastica, che altrimenti finirebbe in incenerimento o in discarica. Infatti, la tecnologia potrebbe correre in aiuto del pianeta Terra. L’aiuto ridurrebbe il consumo di petrolio e le emissioni di CO2 e diventare, nel contempo, anche un ottimo affare per le aziende di tutto il mondo.
La collaborazione tra ricercatori e aziende potrebbe riuscire a sviluppare nuovi metodi per riciclare il materiale plastico poliuretano – comunemente indicato con la sigla PUR – che può essere trovato in qualsiasi materiale, dai frigoriferi, scarpe e materassi all’isolamento e alle turbine eoliche.
Purtroppo, il problema è che la plastica oggi è in gran parte non riciclabile. Infatti, molte tonnellate finiscono ogni anno negli impianti di incenerimento o nelle discariche. Pertanto, molte aziende di settore, pur sforzandosi di lavorare al meglio per riciclare questo particolare tipo di plastica, ancora sono in alto mare.
Dunque, l’appello è quello di unire le forze con i ricercatori di istituti tecnologici, per riuscire a sviluppare nuove tecnologie all’avanguardia per riciclare la plastica PUR. Intanto, se vuoi una consulenza dedicata per i tuoi rifiuti, puoi rivolgerti alla Sandei S.r.l., una delle più efficienti aziende del nord Italia, che agisce sulle provincie di Modena, Bologna e Parma.
Esistono soluzioni per il riciclaggio di plastica PUR?
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Attualmente, non ci sono buone soluzioni per riciclare il PUR, e questo è esattamente ciò che dovrebbe essere risolto nel mondo attraverso l’innovazione. Eppure, si potrebbero riunire i migliori scienziati, sviluppatori di tecnologia e aziende leader del mondo, per portare così questo tipo di plastica in una nuova economia circolare.
Oggi il 95% di riciclaggio di plastica PUR non viene effettuato
A livello globale, fino al 95% di tutto il PUR potrebbe essere utilizzato per il recupero energetico negli impianti di incenerimento o come rifiuto senza valore nelle discariche. Questo semplicemente perché le tecnologie esistenti per il riciclaggio del PUR non sono abbastanza buone.
Dunque, in un futuro prossimo, molte tonnellate di PUR potrebbero essere riciclate in nuovi prodotti e non finire nelle discariche e negli inceneritori. Se ci riflettiamo, il progetto potrebbe avere un grande potenziale di crescita e rafforzare la competitività dell’industria a livello globale. Allo stesso tempo, potrebbe ridurre le emissioni di CO2, aumentare le prospettive di economia circolare e migliorare le problematiche che incombono sulla Terra.
In definitiva, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio per la plastica PUR, si potrebbero risparmiare grandi quantità di petrolio quando la plastica viene prodotta, riducendo significativamente anche le emissioni mondiali di CO2 quando il materiale plastico non viene bruciato a lungo per il recupero energetico negli impianti di incenerimento.
Due metodi di riciclaggio
Nello specifico, i ricercatori con questo ipotizzabile progetto potrebbero sviluppare due nuove tecnologie. La prima dovrebbe concentrarsi sul materiale perso durante la produzione di prodotti PUR. Invece, il secondo metodo tecnologico, dovrebbe servire a decostruire i rifiuti PUR, includendo i monomeri, molecole in grado di combinarsi con altre molecole identiche, per formare composti con più peso molecolare.
Adottando queste due tipologie tecnologiche, si potrebbero ricreare poliuretani utilizzati in prodotti completamente nuovi, a beneficio del clima e del business mondiale.